Su suggerimento di @Pjengu.
Radio Maria è stata da poco nell’occhio del ciclone per aver affermato che il terremoto del 30 ottobre è stato effetto del castigo divino, dovuto alle unioni civili. Questo articolo di Repubblica si interroga sulla regolazione dei fondi pubblici per le emittenti private come Radio Maria.
Ma perché questa emittente che lancia anatemi contro le istituzioni gode di un trattamento privilegiato nella distribuzione delle sovvenzioni pubbliche? La risposta è in un codicillo contenuto nella legge 350 del 2003 – al comma numero 190 dell’articolo 4, precisamente – che assegna il 10% dei contributi destinati alle radio locali alle “emittenti nazionali comunitarie”, e quel “comunitarie” non c’entra nulla con l’Unione Europea ma serve a distinguerle da tutte le altre che hanno fini di lucro. Ora, le “emittenti nazionali comunitarie” sono solo due, nel nostro Paese.
Immagine in Pubblico dominio da pixabay
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