Su suggerimento e a cura di @Ghiaccio

In occasione del referendum in Svizzera del 5 Giugno, FiveThirtyEight pubblica un articolo in cui si fa il punto sul reddito di base, illustrando le ragioni degli entusiasti e degli scettici.

Ma cosa sappiamo veramente sul reddito di base? È più efficace del welfare tradizionale o favorisce la disoccupazione? Per rispondere a queste e ad altre domande sono stati fatti degli esperimenti, il più notevole dei quali è stato coi diecimila cittadini di Dauphin, in Canada, dal ’74 al ’79. I risultati non sono però definitivi, e con il suo ritorno in auge sono sorte molte iniziative volte a testarne l’efficacia. Ne avevamo già parlato per quanto riguarda la Finlandia e la città di Utrecht. Nel frattempo, sta partendo un programma pilota in Ontario. Inoltre destano particolare interesse un’iniziativa di GiveDirectly di fornire a 6000 kenioti un reddito per 10-15 anni consecutivi, confrontandone l’efficacia nella lotta alla povertà con l’elargizione – già sperimentata – di somme una tantum e l’iniziativa di Y Combinator di fornire per cinque anni un reddito a un gruppo di statunitensi. Qui l’obiettivo non è solo combattere la povertà:

Do people sit around and play video games, or do they create new things? Are people happy and fulfilled? Do people, without the fear of not being able to eat, accomplish far more and benefit society far more?

 

Immagine da Wikimedia Commons