su suggerimento di @Sguenz
The Nation pubblica un’intervista del conduttore radiofonico Cristopher Lydon con Noam Chomsky, sulle conseguenze globali del neoliberismo. Secondo Chomsky, a partire dalla fine degli anni settanta, l’affermarsi di politiche d’ispirazione neoliberista avrebbe portato a una perdita di potere politico delle società mondiali a favore del potere.
Questo esito non sarebbe casuale stando a Chomsky, che ricorda come negli settanta si parlasse proprio della necessità di ridurre la partecipazione popolare al processo democratico:
C’era una vasta discussione presso le élite di tutto lo spettro politico circa i pericoli della troppa democrazia, nonché del bisogno di ciò che allora si chiamava maggiore “moderazione” in ambito democratico. Intendendo con questo che le persone dovevano diventare più passive e apatiche, in modo da non dare troppo disturbo. Questo è ciò che ottengono i programmi neoliberisti.
L’audio dell’intervista è disponibile su Radio Open Source.
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