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Siti governativi e tracciamento; l’attacco al produttore di alluminio; russi e fake news e altro

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Cittadini europei tracciati pure sui siti governativi
Inizio con uno studio interessante e che ha avuto poca risonanza sui media italiani.
Quando i cittadini europei visitano siti governativi o di enti locali, incluse risorse su salute, malattia e altri temi sensibili, sono tracciati da più di cento aziende. Che raccolgono i loro dati per poi rivenderli ad altri, a data broker e realtà dell’advertising.
È la fotografia scattata da uno studio di una società danese che fa consulenze sulla privacy e vende strumenti antitracking, Cookiebot. Secondo tale report, ci sarebbero ad tracker – tecnologie che raccolgono dati sul comportamento degli utenti a fini pubblicitari – sui siti ufficiali governativi di 25 Stati membri dell’Ue. In testa per numero di ad tracker il governo francese, con 52 aziende diverse che tracciavano il comportamento degli utenti. A fare la parte del leone il tracciamento di Google, YouTube e DoubleClick – la piattaforma pubblicitaria di Google.
(Ad esempio, sul sito del governo italiano www.governo.it la ricerca identifica i seguenti domini di tracking: doubleclick.net, facebook.com, twitter.com, youtube-nocookie.com, youtube.com).

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