Quello della finanza ambientale è un mercato in piena espansione. Prendiamo i danni causati dal super-tifone Haiyan che nel novembre del 2013 colpì le Filippine: 8.000 tra morti e dispersi, più di un milione di case colpite – di cui 550.000 completamente spazzate via – danni stimati per 13 miliardi di dollari.
Razmig Keucheyan, professore di sociologia all’Università di Bordeaux, racconta su Le Monde Diplomatique di come tre mesi dopo il tifone, Munich Re e Willis Re, due società di riassicurazione, fiutarono l’opportunità e si presentarono al senato filippino. Accompagnati da alcuni rappresentanti delle Nazioni Unite, proposero al parlamento un nuovo prodotto finanziario, PRISM – Philippines risk and insurance scheme for municipalities (curiosamente, lo stesso acronimo del programma di sorveglianza di massa dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale statunitense).
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