L’Indiscreto pubblica un’anteprima del libro Il mostruoso femminile di Jude Ellison S. Doyle, in cui l’autrice racconta e analizza alcune delle finzioni e superstizioni che hanno circondato il sangue mestruale.
Secondo le credenze popolari la magia tende a condensarsi nei momenti liminari, nei punti di passaggio, quando qualcosa non è né a e né b, ma è entrambe nello stesso momento. Le spose, ad esempio, che non sono ancora mogli ma neanche più nubili, sono particolarmente vulnerabili alla magia maligna e non è un caso che in occasione dei matrimoni si sfoderi un ampio assortimento di superstizioni. Mezzanotte è l’ora delle streghe perché non è più oggi, ma non è ancora domani. Nell’antichità, in Grecia e a Roma, i fantasmi apparivano sia a mezzanotte che a mezzogiorno, poiché il mezzodì articolava le due metà della giornata: era infatti lo stato di sospensione, e non l’oscurità, a favorirne la manifestazione. L’adolescenza è una delle forme più durature e spaventose di tale liminalità, un periodo in cui non si è bambini né adulti, ma si può avere l’aspetto di entrambi. Le mestruazioni hanno sempre qualcosa di magico, ma quando fa la sua comparsa il menarca, sangue versato allo stesso tempo da una donna, da una bambina e dalla luna, nel mondo si crea uno squarcio.
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