La recensione senza spoiler della nuova serie prodotta da ABC e distribuita da Netflix per Marvel, nel classico formato “maratona” 13 episodi da 50 minuti, tutti e subito.
Netflix, la celebre piattaforma di streaming online on demand arrivata in Italia soltanto un paio di settimane fa, ha dal 2011 iniziato a produrre contenuti originali per cinema e TV: di quali siano gli effetti sul mercato si interessano sia Joshua Brustein su Bloomberg, secondo cui la crescente concorrenza nell’industria dello streaming video produrrà film, serie e show televisivi sempre più di maggior qualità, sia Rosario Sparti su Prismo, che parla invece di un nuovo genere cinematografico, ispirato alle serie TV, il cui risultato è invece un fallimento.
Molinaro era nato a Kenosha, nel Wisconsin, nel 1919. Il suo primo ruolo importante l’ottenne nel 1970, quando diventò uno dei personaggi principali del telefilm La strana coppia.
Quanti episodi di una serie servono per conquistare il pubblico? Dipende, e cambia da serie a serie: ci vogliono tre episodi di House of cards perché lo spettatore si decida a seguire la scalata di Frank Underwood fino alla Casa Bianca e otto episodi del racconto autobiografico di Ted ai suoi figli per diventare fedelissimi della serie How I met your mother.
di posthookiism (K 208) • 28 Set 2015 • 7 commenti •
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Su suggerimento di @posthookiism (K 208).
Lisa Nienhaus racconta per Vice la storia di Federico Abad, uno degli sviluppatori di Popcorn Time, popolare software che consente di vedere film e serie TV in streaming.
Il Dottore è tornato, più pazzo e intenso che mai. Proponiamo un articolo da digitalspy per discutere della prima puntata della serie Doctor Who, e per chi non l’ha ancora vista: non aprite quel link, contiene spoiler.
Negli USA è considerata la miglior serie TV dell’estate: Mr. Robot racconta il mondo degli hacker dall’interno, tra droghe, distopie e lotta alle multinazionali.
Show me a Hero è la nuova serie tv targata Hbo e creata dal papà di The Wire, che racconta la storia (vera) di Nick Wasicsko, giovanissimo sindaco di Yonkers, che si trovò a dover applicare una sentenza federale per l’integrazione razziale tramite la costruzione di case popolari in quartieri bianchi.
Si è conclusa negli Stati Uniti la seconda stagione di True Detective, la serie a cicli autoconclusivi creata dal giovane scrittore e regista Nic Pizzollato.
I Simpson videro la luce nel lontano 1987, rivoluzionarono la storia della televisione e adesso secondo alcuni critici è arrivato il momento di mettere la parola fine.
[GLI SPOILER ESCONO DALLE FOTTUTE PARETI]
Alcuni, tra cui Alyssa Rosenberg del Washington Post, pensano che la scena sia ben realizzata e incredibilmente “soft” rispetto agli standard a cui ci ha abituato GoT (pensiamo, ad esempio, alla prima notte di nozze di Daenerys Targaryen)
Altri, come Joanna Robinson di Vanity Fair USA pensa che la scena, per quanto ben realizzata, non abbia avuto alcun ruolo narrativo, e che anzi sia stata messa come elemento unicamente controverso per favorire l’aura di “scandalo” che da sempre aleggia attorno a Game of Thrones.
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