Confrontando le immagini della Grande Macchia Rossa di Giove prese in tempi diversi, ci si è accorti che va diminuendo di dimensioni nel tempo. Se ne parla su earthsky.org
Probabilmente la prima immagine della Grande Macchia Rossa è questo dipinto di Donato Creti del 1711
Wikimedia commons
Il dipinto mostra un Giove enorme quanto la Luna e anche 3 dei 4 satelliti galileiani, Io, Europa, Ganimede e Callisto, scoperti da Galileo Galilei nel 1610 e facilmente visibili con un piccolo telescopio.
Sotto un disegno di Thomas Gwyn Elger del novembre 1881. Come nella prima immagine la macchia è disegnata in alto a causa della visione invertita del telescopio. I telescopi astronomici a lenti mostrano una immagine ruotata di 180 gradi che, per non peggiorare la qualità, non viene invertita come con i telescopi e i binocoli terrestri.
La foto successiva è del dicembre 1973 scattata dalla sonda Pioneer 10
La macchia rossa di Giove e un’ombra della Luna, Io, sono visibili in questa immagine scattata a una distanza di 2.527.063 chilometri. Fonte NASA
E passiamo al Voyager 1
Questa immagine, scattata il 25 febbraio 1979 da 9,2 milioni di km da Giove, mostra dettagli di nubi di appena 160 km di diametro. Il motivo di nubi colorate e ondulate a sinistra della Macchia Rossa è una regione di moto ondoso variabile e straordinariamente complesso. Fonte NASA
Infine una immagine della comunità di earthsky
catturata da Makrem Larnaout da Tunisi il 20 novembre 2023
Se ne parla anche su The Atlantic e sul National Geographic
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