Su suggerimento di @oliodnb, da Limes, 22 aprile 2015.
Daniele Santoro ci offre un punto di vista forse un po’ più meditato sulla questione del papa, i turchi e gli armeni.
Oltre all’atteggiamento ostile della diaspora armena, il fattore che più contribuisce a impedire una quantomeno parziale revisione dell’atteggiamento negazionista di Ankara è l’intromissione di attori terzi. In tal senso, l’uso della parola “genocidio” da parte del papa nella messa celebrata alla presenza dei dignitari armeni il 12 aprile […] ha fatto ritrovare ai leader dei tre partiti turchi – le cui relazioni interpersonali sono caratterizzate da insulti e improperi al limite della censura – un’armonia a dir poco sorprendente.
Particolarmente interessanti i due link ad articoli in inglese contenuti nell’articolo, da Al Monitor (Cosa c’è dietro la pulizia etnica degli Armeni?) e Washington Post (L’Armenia può superare l’odio per la Turchia?)
Immagine tratta da Wikimedia Commons
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