Su suggerimento di @Perodatrent.
Quotidiano Sanità riporta i risultati di un vasto studio condotto dalla Queen Mary University e dall’Imperial College di Londra su oltre 1 milione di persone, definendolo “il più grande progresso scientifico mai messo a segno nel campo della genetica dell’ipertensione arteriosa”. I ricercatori hanno scoperto 535 nuove regioni genetiche coinvolte nella regolazione della pressione.
Sappiamo adesso che ci sono più di un migliaio di segnali genetici che influenzano la pressione e queste scoperte gettano luce sui suoi complessi meccanismi di regolazione della pressione, suggerendo al contempo nuovi target di terapia. Queste informazioni ci consentono inoltre di calcolare il rischio che una persona avrà di sviluppare ipertensione più avanti nelle vita e di agire in modo preventivo e aggressivo, anche in un’ottica di medicina di precisione.
Immagine da Photobank.
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