A cura di @I.C.E.
I contributi di Freeman Dyson alla scienza spaziano dalla matematica pura alla meccanica quantistica, dalla medicina nucleare fino ai viaggi spaziali. Con i suoi 93 anni è stato testimone di buona parte della fisica del ‘900 conoscendo molti degli scienziati che ne sono stati protagonisti, e in questa intervista per Nautilus racconta tra gli altri di Einstein, Feynman, Pauli e Bohr. Di come fu Hiroshima a spingerlo ad abbandonare la matematica pura per dedicarsi alla fisica, di come negli anni ’30 ci fosse poca fiducia negli scienziati, e del suo ottimismo riguardo al futuro della razza umana.
I like it better to have two universes rather than one. I think the classical world is real and the quantum world is real, too. The beautiful thing is how well they fit together even though they are so totally different. I like the difference. I always hope they won’t be unified, but of course nature will decide in the end.
Immagine da Wikimedia Commons
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