Su Valigia Blu, Marisandra Lizzi discute le modalità di protesta degli attivisti di Last Generation riflettendo sull’immobilismo dei governi per quanto concerne la lotta al cambiamento climatico e sulle critiche allo stesso mondo dell’attivismo da parte di media e intellettuali.
Leggere parola per parola aiuta a fermare i pensieri. Sbobinare e pubblicare oggi il testo di questo video di BarbaSophia è importante perché contiene esattamente il mio pensiero su quanto sta avvenendo agli attivisti e alle attiviste di Last Generation. Oggi poi è ancora più urgente dopo aver letto la notizia del processo per direttissima a tre dei cinque manifestanti, Laura, Alessandro e Davide e dopo giorni passati a leggere del processo a Simone previsto al Tribunale di Milano il prossimo 10 gennaio.
Mia figlia è un’attivista e ho quindi la fortuna di potermi confrontare molto spesso con lei. Non siamo sempre su posizioni uguali rispetto ai metodi scelti per protestare perché, talvolta, credo che, sbagliando il modo si rischi di limitare l’efficacia del messaggio, ma quello che proprio non riesco a capire è come si possa perdere di vista così tanto il contenuto di fronte alla modalità scelta per comunicare un appello che non è urgente soltanto per il mittente, ma anche per tutti i possibili destinatari.
Se l’unico modo per avere l’attenzione dei media di fronte a una questione tanto urgente che dovrebbe essere ogni giorno in prima pagina è sporcare un quadro o sparare della vernice lavabile sul Senato, il vero problema non sono loro, ma siamo noi, professionisti dell’informazione e della comunicazione.
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