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Il caso Fabio Vettorel, le opinioni di Francesco Cancellato e dell’Associazione Nazionale Giuristi Democratici

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Su suggerimento di @NedCuttle21(Ulm).

Su Linkiesta, le riflessioni di Francesco Cancellato sul caso Fabio Vettorel, il giovane italiano arrestato e ancora detenuto in Germania a seguito degli scontri durante il G20 di Ambirgo di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e di cui parla anche un articolo di TPI.

[…] Un pericoloso criminale, penserete. Il capo dei facinorosi. A quanto pare no. Le accuse sono – eufemismo – evanescenti. Racconta Tonia Mastrobuoni su La Repubblica che i testimoni dell’accusa, sfilati in tribunale a giustificare l’arresto di Vettorel, sono «cinque poliziotti che non hanno mai visto Fabio (…) uno più imbarazzante dell’altro». Uno di loro, ad esempio, sostiene di aver visto partire 15 grandi pietre dallo spezzone di corteo in cui si trovava Vettorel. Il suo collega testimonia il contrario. E per le telecamere della polizia che filmano quel luogo in quell’ora, di pietre non ne hanno inquadrata mezza.

Contro la detenzione del giovane di Feltre anche l’Associazione Nazionale Giuristi Democratici:

[…] La partecipazione alle udienze del 14 e 15 novembre scorsi dell’Avv. Margherita D’Andrea, in qualità di osservatrice internazionale (con anche l’associazione europea ELDH), consente di assumere con cognizione una posizione netta in ordine alla insussistenza di qualsivoglia indizio di colpevolezza a carico dell’imputato ed in ordine alla sproporzione della misura detentiva, anche alla luce dell’assenza del pericolo di fuga. Tale ultima contestazione dall’accusa non è plausibile. Infatti, tutti i poliziotti condotti come testimoni hanno dichiarato di non aver visto Fabio Vettorel compiere atti violenti nel corso della manifestazione di Rondenbarg. Né i numerosi video girati e portati dall’accusa in giudizio indicano il contrario. Pertanto, Fabio ha tutto l’interesse a che i fatti siano chiariti nella loro interezza, al fine di dimostrare ciò che ha sostenuto e continua a ribadire al prezzo del rischio per la propria libertà personale, ovvero la più completa estraneità a quanto contestato.

 

Immagine da pixabay.

 

 


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