Leggendo i commenti di vari utenti mi pare di capire ce ne siano alcuni che, pur avendo una determinata formazione universitaria/lavorativa, siano finiti poi a svolgere tutt’altra professione.
M’interessa sapere quanto questa scelta sia stata volontaria ( per esempio scoprire un nuovo talento/interesse e perseguirlo professionalmente ), o forzata dalle circostanze ( prendere quello che offre il mercato/ necessità economiche/primo passo verso futuro ‘scalino ‘ più alto ecc. ).
In quanti, qui, date le opportunità, farebbero un salto da una professione a un’altra, seguendo una riscoperta vocazione o talento, pur se quella scelta comportasse critiche di amici o familiari, o ( almeno agli inizi ) perdita economica?
Quanti qui sono soddisfati/appagati dal proprio lavoro e quanti lo svolgono puramente per motivi economici o ‘perché non c’è altro ‘?
Quante persone conoscete che hanno lasciato la carriera precedente e ‘ lo stipendio assicurato’ per costruirsi una nuova professione basata interamente sull’approfondimento e pratica di un soggetto che li appassiona profondamente?
Immagine da Pixabay
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