Su suggerimento di @Ander Elessedil.
Una fortunata scoperta ha permesso di estendere la nostra conoscenza del testo dell’epopea di Gilgamesh, in particolare della parte che tratta la lotta di Gilgamesh ed Enkidu contro Humbaba, il guardiano della Montagna. 20 nuove linee permettono di migliorare la comprensione di alcuni passaggi e, per esempio, caratterizzano meglio Humbaba, che a quanto pare non era un mostro ma un re guerriero gigante di una nazione straniera, guardiano della foresta dei Cedri.
La scoperta è stata pubblicata in un paper uscito nell’estate scorsa in una rivista specialistica.
La storia di come sia avvenuta la scoperta della tavoletta è altrettanto interessante. A seguito dell’invasione americana dell’Iraq nel 2003 quasi tutti i siti archeologi iracheni sono stati pesantemente saccheggiati da nugoli di tombaroli più o meno professionisti, spesso alla luce del Sole. Il flusso di reperti verso mercati pieni zeppi di affamati collezionisti è diventato un fiume in piena. Per cercare di salvare almeno qualcosa dall’oblio il museo di Suleymaniya, importante città del Kurdistan iracheno, ha deciso di offrire denaro ai trafficanti in cambio dei reperti e della rinuncia a sapere dove fossero stati trovati e da chi.
Un giorno, nel 2011, il museo stava trattando una vasta collezione di tavolette, ancora incrostate di fango, di provenienza quasi certamente della media Mesopotamia. Il professor Farouk Al-Rawi, collaboratore del museo, stava esaminando rapidamente le tavolette (ne scoprì anche di falsificate) mentre il direttore ne stava trattando l’acquisto. Non appena si rese conto di cosa aveva in mano, disse ad Hashim, il direttore “dagli quello che vogliono, ti dirò dopo il perché”. Il prezzo fu di 800$.
Il prof. Al-Rawi, in quei pochi momenti, aveva già intuito cosa aveva in mano. Una parte di una tavoletta con incisa in Nuovo Babilonese (lingua della Mesopotamia circa nel 600a.C.) l’epica di Gilgamesh. In particolare, parte della V° tavoletta aggiunge alcune linee finora considerate perdute, circa 20 su un totale di circa 200 di quelle già conosciute.
A questo link è possibile scaricare gratuitamente il paper del 2014 con l’intera trascrizione.
Immagine da Wikimedia Commons.
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