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Duecento anni di Megalosaurus

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Duecento anni e non sentirli: è da poco passata la ricorrenza della prima descrizione di un dinosauro (non aviano). Ce ne parla un articolo di Federico Fanti su National Geographic.

Il 20 febbraio del 1824 il reverendo William Buckland descrisse ufficialmente i ritrovamenti del teropode giurassico alla Società Geologica di Londra. Il resto è storia della scienza (e dell’immaginazione popolare).

Molti pensano che possa essere successo in qualche area remota dell’Asia centrale o tra le sconfinate Badlands del Nord America, quando antichissime popolazioni vivevano nei luoghi dove ancora oggi affiorano centinaia di ossa dal terreno. Luoghi che secoli dopo sono diventati la meta di spedizioni guidate da paleontologi di tutto il mondo a caccia di reperti che possano aiutarci a capire il nostro posto nella storia del pianeta. Forse molti dei miti più antichi sono proprio legati a strani e colossali mostri che emergevano dalla dura pietra e per i quali nessuno poteva avere una spiegazione logica e razionale. Il 20 febbraio del 1824, nella colta Europa, dove i grandi fondatori delle scienze moderne stavano aprendo le porte al progresso di cui ancora oggi beneficiamo, il reverendo William Buckland pronunciava a Londra, davanti alla Società geologica che presiedeva, le parole che avrebbero ufficialmente svelato al mondo l’esistenza di un animale davvero straordinario.

Mary Kekatos scrive su abcNEWS:

Il dinosauro è stato battezzato da William Buckland, professore di geologia all’Università di Oxford, che ha scoperto resti fossili a Stonesfield, un villaggio nell’Oxfordshire a circa 10 miglia a nord-ovest di Oxford. Scambiandole per le ossa di una lucertola gigante, chiamò l’animale Megalosaurus, combinando le parole greche «megas» che significa «grande» o «grande» e «sauros» che significa «lucertola».

La descrizione di Buckland (President of the Geological Society and Professor of Mineralogy and Geology in the University of Oxford) è possibile leggerla qui:

(I am) induced to lay before the Geological Society the annexed representations of parts of the skeleton of an enormous fossil animal, found at Stones field near Woodstock, about twelve miles to the N. W. of Oxford ; in the hope that, imperfect as are the present materials, their communication to the public may induce those who possess other parts of the same reptile, to transmit to the Society such further information as may lead to a more complete elucidation of its osteology.

Anche BBC News dà conto delle celebrazioni che l’Università di Oxford ha organizzato per l’anniversario con un articolo ricco di immagini:

Megalosaurus, meaning “great lizard”, was one of the largest carnivores of the middle Jurassic era, living about 168 million years ago. It was one of three species for which the overarching term dinosauria was later coined in 1842 by the anatomist Richard Owen. The concept was so popular that Charles Dickens’ novel Bleak House (1852) opened with a description of a metaphorical “Megalosaurus, forty feet long or so, waddling like an elephantine lizard” through muddy London streets.

Il Museo di Storia Naturale di Oxford celebrerà il lavoro di Buckland con una mostra in ottobre e dedica una pagina al megalosauro, il dinosauro di Oxford che ha dato inizio a tutto.


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