La Gran Bretagna lodata per aver guidato la corsa alla valutazione delle terapie anti Covid-19
di Perodatrent
Il Guardian riporta l’apprezzamento che il servizio sanitario nazionale britannico ha ricevuto per aver saputo valutare in modo razionale le varie terapie che erano state usate in modo empirico dall’inizio dell’epidemia di Covid-19.
Gli autori del trial “Recovery” spiegano come i risultati siano stati resi possibili dalla struttura nazionale centralizzata del NHS, e dalla sfortunata circostanza che l’epidemia ha colpito la Gran Bretagna in modo grave, cosicché i numeri dei pazienti necessari per una valutazione statistica accurata sono stati raggiunti rapidamente.
La discesa in atto del numero delle persone malate in Gran Bretagna renderà più lenta e più difficile la valutazione degli effetti delle altre terapie in studio.
“Fewer people are now being hospitalised – which means fewer people are now being recruited to Recovery,” says Landray. “That means results which were rapidly achieved a few weeks ago will now take longer. It’s good news, really.”
Come l’Italia ha ribaltato le sorti della pandemia
di filippo feat. yoghi
Dopo un inizio incerto, il paese è passato dall’essere un paria globale a un modello – per quanto imperfetto – di contenimento virale che può dare lezioni ai paesi confinanti e agli Stati Uniti. Qui il link all’articolo del NYT e qui un riassunto in italiano
“Trump ci deve delle scuse”. Parla la scienziata cinese del laboratorio di Wuhan
di Perodatrent
La scienziata ha risposto per iscritto alle domande che i redattori di Science le avevano posto due mesi prima. Le risposte sono considerate tecnicamente soddisfacenti, ma sono criticate da alcuni perché sicuramente sono state date dopo attenta considerazione da parte degli esponenti del governo cinese.
… Kristian Andersen of Scripps Research says he suspects Shi’s answers were “carefully vetted” by the Chinese government. “But they’re all logical, genuine, and stick to the science as one would have expected from a world-class scientist and one of the leading experts on coronaviruses”
La scienziata risponde anche ad una domanda su un cambio di nomenclatura relativo ad un virus che aveva destato sospetti tra gli addetti ai lavori, e nega che il mercato all’aperto di Wuhan sia stato disinfettato prima di aver fatto prelievi per la ricerca del virus. Secondo lei lo RNA virale è stato trovato su varie superfici, ma non nelle carni congelate di animali venduti al mercato. La mancanza di reperti su animali rende giustificata l’ipotesi che l’epidemia non sia partita da animali venduti al mercato, ma che il mercato sia stato solo il luogo in cui si sono incontrati un primo malato e numerose altra persone.
Shi agrees: “The Huanan seafood market may just be a crowded location where a cluster of early novel coronavirus patients were found.”
Vaccini e coronavirus: a che punto siamo?
di Perodatrent
Il Quotidiano Sanità riassume i risultati della ricerca di un vaccino contro la Covid-19.
Esistono attualmente 170 vaccini allo studio, e tra questi 7 sono arrivati alla “fase 3” della sperimentazione clinica.
Nell’editoriale di Science del 31 luglio, H. Holden Thorp (caporedattore), ha messo in evidenza le diverse incognite scientifiche che permangono nonostante i progressi condotti dalle diverse industrie farmaceutiche. “Il vaccino resta la migliore via d’uscita dalla crisi pandemica”, sottolinea. Occorre però conservare “un cauto ottimismo” rispetto ai risultati ottenuti.
Lo stesso giornale da notizia che anche una azienda italiana di biotecnologie, la ReiThera, sta sperimentando un vaccino, ancora in “fase 1”.
Uno Speciale COVID all’interno della relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia al parlamento
di Giovanni
La Direzione Investigativa Antimafia inserisce all’inizio della sua relazione semestrale al parlamento le sue considerazioni sulla recente pandemia:
Si profila così un doppio scenario.
Un primo di breve periodo, in cui le organizzazioni mafiose tenderanno a consolidare sul territorio, specie
nelle aree del Sud, il proprio consenso sociale, attraverso forme di assistenzialismo da capitalizzare nelle future
competizioni elettorali. Un supporto che passerà anche attraverso l’elargizione di prestiti di denaro a titolari
di attività commerciali di piccole-medie dimensioni, ossia a quel reticolo sociale e commerciale su cui si regge
l’economia di molti centri urbani, con la prospettiva di fagocitare le imprese più deboli, facendole diventare
strumento per riciclare e reimpiegare capitali illeciti.
Un secondo scenario, questa volta di medio-lungo periodo, in cui le mafie – specie la ‘ndrangheta – vorranno
ancor più stressare il loro ruolo di player, affidabili ed efficaci anche su scala globale. L’economia internazionale
avrà bisogno di liquidità ed in questo le cosche andranno a confrontarsi con i mercati, bisognosi di consistenti
iniezioni finanziarie.
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