Jonny Diamond su Literary Hub parla di uno studio apparso su Scientific Reports riguardante la lettura su smartphone e i suoi effetti sulla comprensione del testo, attività del cervello e… «generazione di sospiri».
Riassunto dei risultati dello studio (link diretto all’articolo accademico), a cui hanno preso parte 34 partecipanti:
- le persone sospirano di meno quando leggono su uno smartphone rispetto alla carta;
- questo stimola l’attività della corteccia prefontale;
- a sua volta rendendo peggiore la comprensione del testo su smartphone rispetto a quella su carta.
Andrew D. Huberman, professore di neurobiologia alla Stanford School of Medicine, consiglia quindi due rimedi: leggere testi lunghi su carta o almeno su schermi larghi (schermo di un computer da tavolo invece che smartphone, etc.) o sospirare deliberatamente ogni 2–4 minuti.
Diamond si ritrova nelle conclusioni scientifiche, che confermano i suoi sospetti:
Che «la comprensione del test» sia ridotta quando si legge da un dispositivo elettronico» è forse qualcosa che tutti sappiamo intuitivamente sulla base della nostra igiene digitale. Sicuramente non è una sorpresa che cercare di leggere su un oggetto che funge anche da fotocamera/vita sociale/TV/computer/fonte di notizie abbia un impatto sull’assorbimento di ciò che stiamo leggendo?
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