E’ stata inaugurata al Museo di Casa Romei una mostra-dossier dedicata al pittore ferrarese Roberto Melli, un omaggio che permette di ripercorrere attraverso dieci opere la produzione pittorica dell’artista tra gli anni Quaranta e Cinquanta.
Scultore, pittore, xilografo, cineasta, critico e poeta, Roberto Melli nasce a Ferrara ed è attivo soprattutto a Roma a partire dagli anni Trenta del secolo scorso.
Negli anni Quaranta si interessa del nascente “sistema” dell’arte contemporanea:
dibatte i problemi del nuovo sistema dell’arte contemporanea, interrogandosi insieme ad altri intellettuali sulle possibili soluzioni da adottare intorno alla questione delle mostre, dei concorsi, della critica, del mercato, e più in generale del sostegno che la nazione avrebbe dovuto assicurare allo sviluppo delle attività artistiche.
E’ difatti a partire dagli anni Quaranta che l’arte si trasforma seguendo i cambiamenti economici, globali, politici e socioculturali del periodo. Peggy Guggenheim, ad esempio, acquista la sua prima opera di arte contemporanea nel 1938 (per inciso, una scultura di Jean Arp: “Testa e conchiglia”), decidendo poi di aprire un museo d’arte moderna a Londra.
Sarà fondamentale il contributo della collezionista nella definizione delle regole di mercato che tanto caratterizzeranno l’arte contemporanea da quel momento in poi.
La pagina di Wikipedia dedicata all’arte Contemporanea cita
La sempre maggior velocità e mole di scambi di idee, risorse economiche, informazioni e cultura intorno al globo avviene anche nel mondo dell’arte. Molte delle barriere e distinzioni all’interno dell’arte sono cadute, contribuendo ad una vivacità e multidisciplinarità tipica dell’arte contemporanea che ne ha fatto spesso la sua ragione d’essere.
Altro aspetto interessante di questa mostra è la collaborazione tra pubblico e privato che ne sta alla base: l’idea è di offrire alla fruizione pubblica, nel corso di tre anni, un allestimento che integri i percorsi di visita dei due musei insieme.
Il patrimonio collezionistico della Raccolta Assicoop, che raccoglie più di settecento opere di artisti ferraresi e modenesi tra ‘800 e ‘900, è chiamato al dialogo con le testimonianze e gli ambienti del Museo di Casa Romei e del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.
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