Il corsaro, un visionario, l’imprenditore romagnolo Gardini è stato definito e identificato in vari modi, certamente ha rappresentato una pagina economica importante del nostro Paese.
Lo si ricorda per l’impresa sportiva del Moro di Venezia che arrivò ad un passo dal vincere la competizione velica più importante al mondo, la Coppa America. Altresì lo si menziona per l’azzardo della scalata Montedison e della successiva tangente Enimont. Io però sento il dovere da concittadino di menzionare il grande amore per la sua terra, le sue origini di imprenditore agricolo, le sue idee visionarie che lo spinsero a cercare di unire due settori apparentemente distanti come l’agricoltura e la chimica. Manca molto a Ravenna e a mio avviso all’Italia intera.
L’ANSA parla della docufiction (regia di Francesco Micciché) con cui Ravenna ricorda la figura di Gardini.
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