Dal 2 novembre 2023 all’11 febbraio 2024 il British Museum ospita una mostra intitolata Burma to Myanmar: 1500 years of connection and isolation.
La mostra testimonia la storia del Myanmar negli ultimi 1.500 anni con più di 110 oggetti, alcuni dei quali non sono mai stati esposti al pubblico prima. L’esposizione è suddivisa in diverse sezioni, ognuna delle quali si concentra su un periodo diverso della storia del Myanmar. Dopo decenni di guerra civile e ora sotto una dittatura militare, il Myanmar ha una storia è relativamente poco conosciuta, ma i suoi popoli vantano una straordinaria produzione artistica che riflette i cambiamenti culturali e politici di questo luogo.
Interconnesso ma isolato, ricco di risorse naturali come giada, rubini e teak, ma con gran parte del paese che vive al di sotto della soglia di povertà, il Myanmar è un paese che sfida le categorizzazioni.
I curatori della mostra, Alexandra Green e Henry Ginsburg, esplorano in un interessante articolo questa storia di commerci, fede e imperi in uno snodo cruciale nel sud-est asiatico. Il 2023 è il 75° anniversario dell’indipendenza del Myanmar dal controllo coloniale britannico, un percorso mai facile nel quale persino il nome del paese non trova unanime consenso: Birmania o Myanmar?
Myanmar, as the country is officially known, is located at the western edge of mainland Southeast Asia. The country borders Bangladesh, India, China, Laos and Thailand, and sits atop the Bay of Bengal, the Andaman Sea, and the Gulf of Martaban, stretching from the foothills of the Himalayas to the tropical Thai-Malay peninsula. It is one of the most ethnically diverse regions in the world and home to a variety of religions. While the majority are Buddhist, others are Muslim, Hindu, Christian and animist. Today, about 55 million people live in Myanmar (for comparison, 67 million people live in the UK), most of whom are farmers as the country is overwhelmingly rural.
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