Su Doppiozero l’Avvocato Alberto Mittone commenta una sentenza del Tribunale di Lucca del novembre 2023 che, nel dare ragione alla rivista d’arte Aw ArtMag ha fornito importanti indicazioni sui limiti nei quali è consentita la riproduzione di opere d’arte “libera, quindi senza pagamento dei diritti” d’autore pretesi da SIAE.
“Il giudice di Lucca ha richiamato senza tanti fronzoli l’art. 70 della legge del 1941 secondo cui “[i]l riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali.”
A fronte quindi di un panorama giurisprudenziale da sempre favorevole a tutelare quella che Mittone definisce “l’invadenza” di SIAE e le sue
“ripetute iniziative dirette ad esigere riconoscimenti economici per le riproduzioni”
tra cui, esemplare, la vicenda che ha visto coinvolti gli eredi del pittore Mario Schifano e la Fondazione Multistudio.
Il Tribunale di Lucca con una lettura in definitiva “semplice” e lineare della norma di legge ricorda che il discrimine tra utilizzo libero o meno è duplice, da una parte lo scopo (critica o discussione, insegnamento o ricerca) dall’altra l’assenza di finalità commerciali e l’assenza di profili di concorrenza all’utilizzazione economica di quell’opera.
“L’accertamento positivo di questi presupposti conduce alla riproduzione libera. Così è stato per la rivista d’arte cui la SIAE chiedeva il pagamento dei diritti in questa vicenda, in quanto “si occupa di recensire mostre ed eventi” e dunque rientra tra le opere dell’ingegno”.
Un principio che, se confermato (la SIAE ha naturalmente annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza in appello) permetterebbe a molte riviste e libri di poter pubblicare foto a corredo dei commenti senza pagare i diritti d’autore.
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