Babbo Natale ha una lunga storia e la sua figura è cambiata nel corso dei secoli, attraversando diverse culture e tradizioni. Un articolo, ricco di illustrazioni, uscito sulle pagine di Public Domain Review, propone una piccola guida illustrata che mostra l’evoluzione della sua immagine nel tempo.
Contrariamente a quanto molti credono, Babbo Natale come lo conosciamo oggi – in slitta, impegnato a portare doni, rotondo e con la barba bianca, vestito con il suo caratteristico abito rosso bordato di pelliccia – non è stato una creazione della Coca Cola Company. Sebbene le loro campagne pubblicitarie natalizie degli anni ’30 e ’40 siano state fondamentali per rendere popolare la sua immagine, Babbo Natale può essere visto nella sua forma moderna decenni prima che l’illustratore della Coca Cola, Haddon Sundblom, si mettesse al lavoro.
La figura di Babbo Natale ha parò radici molto più antiche e si fa risalire al nome olandese di San Nicola, Sinterklaas, un santo greco del IV secolo noto per la sua generosità, specialmente verso i bambini e i poveri.
Il nome Babbo Natale deriva infatti dal nome informale olandese di San Nicola, Sinterklaas (abbreviazione di Sint Nikolaas). San Nicola era un santo greco del IV secolo (proveniente da un’area ora nell’odierna Turchia) che aveva la reputazione di fare doni, come mettere monete nelle scarpe lasciate per lui. Era anche famoso per aver provveduto alla dote per tre povere figlie di un pio cristiano in modo che non dovessero diventare prostitute.
Essendo il santo patrono dei bambini, San Nicola è stato a lungo associato ai regali.
I parallelismi con il Babbo Natale dei giorni nostri non finiscono qui. Nella sua forma olandese Sinterklaas era immaginato come se portasse un bastone, cavalcasse sopra i tetti (su un enorme cavallo bianco) e avesse aiutanti dispettosi che ascoltavano ai camini per scoprire se i bambini erano buoni o cattivi. Tutte queste caratteristiche lo collegano anche alla leggenda di Odino, un dio che era adorato tra i popoli germanici dell’Europa settentrionale e occidentale prima della cristianizzazione.
Un altro importante contributo alla creazione dell’immagine di Babbo Natale fu una figura tradizionale nel folklore inglese e identificata con il dio barbuto Woden, chiamata Father Christmas. In genere questa figura rappresentava lo spirito del buon umore a Natale, ma non era associato né ai bambini né al portare regali.
Sebbene la costa orientale dell’America fosse piena di coloni olandesi, fu solo all’inizio del XIX secolo che la figura di Sinterklaas si fece strada attraverso l’Atlantico e diede così vita al Babbo Natale americanizzato.
La figura di Babbo Natale ha attraversato varie trasformazioni nel XIX secolo, influenzata da artisti come Thomas Nast e Norman Rockwell, fino a diventare il personaggio gioviale con il vestito rosso che conosciamo oggi.
Il fumettista Thomas Nast (1840-1902) definì l’aspetto attuale di Babbo Natale con un’illustrazione in un numero del 1863 di Harper’s Weekly, intitolata “A Christmas Furlough”.
Anche se Nast aveva raffigurato le rene e la slitta, il famoso abito rosso doveva ancora comparire. Nel corso dei decenni Babbo Natale sarebbe stato raffigurato in una varietà di abiti nei colori come il blu, il verde e il giallo.
Negli anni ’30, la Coca Cola utilizzò Babbo Natale nelle sue campagne pubblicitarie, consolidando ulteriormente l’immagine che conosciamo oggi. L’illustratore Haddon Sundblom creò molte delle iconiche immagini di Babbo Natale per queste campagne.
Tanti auguri dalle marmotte!
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