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Errare è scientifico

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Su Il Tascabile Peppe Liberti ci parla del libro “Storie di errori memorabili” di Piero Martin che rievoca errori diventati famosi in ambito scientifico.

Secondo la presentazione del volume da Laterza:

Non si tollera, non si riconosce, non si perdona, ma non si può evitare. È l’errore, prezioso compagno di quel meraviglioso errare che è la vita. Un viaggio sorprendente tra memorabili incidenti di percorso della scienza: sbagliare non solo è umano ma spesso è anche molto utile! Spesso si considera la scienza il regno della certezza e della verità. Invece, il dubbio e l’errore sono fondamentali per il progresso del sapere in ogni settore. E, come accade nella vita di ogni giorno, anche nella scienza l’errore si presenta sotto molteplici forme: c’è l’errore che è motore di nuove conoscenze, ma anche quello frutto dell’ideologia o della fretta. C’è l’errore riconosciuto e quindi fecondo, ma anche quello testardo.
In questo libro scopriremo storie affascinanti di chimica, biologia, medicina e soprattutto di fisica, dal punto di vista di chi sbaglia. Incontreremo scienziati come Fermi, Einstein e Pauling e studiosi quasi ignoti. Scoprire che anche i grandi della scienza hanno sbagliato sarà una iniezione di ottimismo. Viviamo in un mondo che con l’errore ha un rapporto difficile. Oggi più che mai è importante rivalutarlo: lunga vita all’errore!

Il testo discute l’importanza della precisione nelle citazioni storiche e scientifiche, evidenziando errori comuni e leggende metropolitane.

“Anche gli scienziati sbagliano” è una frase sbagliata. La scrivono e la pronunciano in tanti però, gli scienziati e quelli che s’immaginano di esserlo. Ci titolano i festival di divulgazione e ci va a nozze chi “comunica” per professione, sai quante belle storie si possono raccontare. “Gli scienziati sbagliano” è la frase giusta: sbagliano nonostante i rigorosissimi metodi d’indagine di cui si son dotati e lo fanno – come tutti – per distrazione, fretta, superbia o quieto vivere. Sbagliano e lo riconoscono, magari non subito e a denti stretti, perché non tutti gli errori sono immediatamente evidenti. Alcuni sono infingardi, possono nascondersi tra le pieghe di tante cose “corrette” e svelarsi quando meno te lo aspetti, magari proprio quando già pregustavi di aver compiuto la scoperta del secolo – condizione sufficiente a metter sull’avviso che la strada intrapresa è quella sbagliata.

Gli scienziati commettono errori nonostante i metodi rigorosi. Questi errori possono derivare da distrazione, fretta, superbia o semplicemente per quieto vivere, ma sono parte integrante del processo scientifico e possono portare a scoperte significative. Raccontarlo aiuta però a comprendere meglio la scienza.


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