Mentre i progetti di rimozione dell’anidride carbonica sulla terraferma sono stati sottoposti a test e sviluppo per decenni, la rimozione del carbonio dall’oceano è un’arena più recente nella spinta per combattere il cambiamento climatico. E uno dei leader in quel campo, Equatic, sta per intensificare i suoi sforzi in grande stile.
Il metodo proposto inizia pompando acqua di mare in un serbatoio e poi usando una corrente elettrica per scindere l’acqua. Ciò divide le molecole d’acqua in molecole di ossigeno e idrogeno e come residuo lascia una poltiglia alcalina. Questa soluzione viene quindi fatta reagire con l’aria, assorbendone l’anidride carbonica e trasformandola chimicamente in due sottoprodotti. Uno, il carbonato di calcio, è una polvere bianca. L’altro una soluzione di bicarbonato che viene rilasciata di nuovo nell’oceano. Ricerche precedenti suggeriscono che il carbonio rimosso in questo modo dovrebbe essere stabile per millenni e non contribuirebbe più al riscaldamento globale.
La gente è preoccupata, dice Nawaz, che la rimozione industriale dell’anidride carbonica marina possa avere effetti sugli ecosistemi costieri come le barriere coralline, le mangrovie e particolari attività di pesca. Tuttavia, la ricerca sugli effetti ambientali delle tecniche, positivi o negativi, è nelle fasi iniziali. Alcune persone hanno anche espresso preoccupazioni politiche ed economiche, tra cui su chi sarà il proprietario di queste tecnologie e se la rimozione dell’anidride carbonica marina sia una vera soluzione climatica o un semplice greenwashing.
In tutto il mondo, scienziati e start-up stanno esplorando una vasta gamma di strategie di rimozione del carbonio marino, tra cui l’acquacoltura di molluschi, l’allevamento di alghe, l’alcalinizzazione, il reinserimento delle popolazioni di balene e la protezione degli ecosistemi costieri come i prati di fanerogame marine e le foreste di mangrovie. E, dopo numerose segnalazioni di progetti forestali fallimentari o poco performanti volti a compensare le emissioni di carbonio, alcune start-up stanno dando priorità a misurazioni accurate di quanto carbonio possono effettivamente rimuovere.
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