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I 100 Giochi – 1830: Railways & Robber Barons

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Finalmente si parte, ecco la prima puntata della serie sui 100 giochi; e come qualcuno ha scritto nei commenti all’articolo, si parte col botto:

1830 costituisce una pietra miliare nel panorama del game design, affermandosi come il titolo di riferimento indiscusso per il genere “18xx.

Nato come adattamento per il pubblico americano del precedente “1829”, questo gioco pubblicato da Avalon Hill grazie al contributo di Tresham, e due sviluppatori, Bruce Shelley e Alan Moon, ha saputo affinare il modello originario, coniugando in modo sofisticato la costruzione di reti ferroviarie con una complessa dinamica finanziaria di compravendita azionaria. L’introduzione della libertà nell’avvio delle società e nella definizione del loro valore di mercato ha conferito a “1830” una marcata impronta sandbox, ponendo la creatività del giocatore al centro dell’esperienza ludica. Nonostante l’esistenza di altri validi esponenti del genere che ne hanno esplorato diverse sfaccettature, “1830” mantiene la sua posizione di “principe” degli 18xx per il suo equilibrio tra profondità e accessibilità,

nei primi anni ’90 non si parlava di “18xx” come categoria, bensì ci si riferiva ai singoli giochi come varianti, sott’intendendo «di 1830».

Purtroppo è stato penalizzato nel tempo da edizioni successive caratterizzate da scelte grafiche discutibili e regolamenti confusi. Ancora oggi apprezzato e giocato, “1830” attende una riedizione che ne rispetti la dignità formale, mentre gli appassionati si orientano verso valide varianti,

in primis 1889, recentemente oggetto di una pregevolissima ristampa da parte della Grand Trunk Games,

o la sua fruizione online.


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