Su NPR, Greg Allen parla di una malversazione di fondi in Florida. La dinamica dei fatti sembra puntare a responsabilità di alto livello, tra cui il governatore Ron DeSantis.
Come ogni furberia finanziaria, ricostruire provenienza e destinazione dei soldi richiede pazienza e scrupolo.
Tutto nasce da Centene, azienda operante nel settore della sanità. Centene si è ritrovata invischiata in numerose cause intentate da vari enti pubblici; l’accusa era di aver sovrafatturato servizi ad alcuni suoi clienti Medicaid (il programma nazionale sanitario per le famiglie a basso reddito). L’azienda ha trovato un accordo con i ricorrenti statali e solo nel 2023 ha versato circa 307 milioni di dollari per evitare il giudizio.
Di questi 307 milioni, 67 sono andati ai forzieri della Florida — o meglio, avrebbero dovuto. Un’inchiesta del parlamento della Florida a ricostruito come di questi 67 milioni (ricordiamo, in origine fondi federali), 10 siano finiti a Hope Florida, fondazione gestita dalla moglie di DeSantis.
Da qui la vicenda diventa ancora più oscura, con Hope Florida che trasferisce i fondi a gruppi di pressione politica riconducibili a DeSantis stesso, attraverso il suo braccio destro e procuratore generale James Uthmeier. Questi gruppi hanno fatto — ad esempio — campagna elettorale contro la legalizzazione della cannabis.
Districarsi da questo scandalo non sarà facile per DeSantis:
I parlamentari repubblicani, tra cui il deputato Alex Andrade, affermano di ritenere che tale transazione fosse illegale.
In un’audizione della Sottocommissione per l’Assistenza Sanitaria della Camera dei Rappresentanti della Florida, Andrade ha dichiarato: “Non c’è dubbio che si trattasse di fondi Medicaid, gestiti dal capo dello staff del governatore attraverso azioni segrete e clandestine, a beneficio della sua stessa commissione politica”.
Un video ed altri due articoli (1 ◊ 2) approfondiscono la vicenda:

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