Su suggerimento di @marcellolhippie e @Frank Lloyd Wrong.
Enrico Marro su il Corriere della Sera racconta il piano del governo per il dopo Expo (di cui si è discusso molto, dal destino di padiglioni e strutture a letture di più ampia visione, su come è andato il “dopo” nelle altre città ospitanti prima di Milano). Il governo, tramite l’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), fondazione di diritto privato finanziata dallo stesso, vorrebbe rendere una parte dell’area Expo una cittadella della ricerca scientifica applicata al miglioramento della qualità della vita. I campi di interesse sarebbero:
1) tecnologie per il welfare e per fronteggiare l’invecchiamento;
2) medicina di precisione, integrando la genomica e la Big data analysis per sconfiggere cancro e malattie neurodegenerative;
3) tecnologie multidisciplinari per l’alimentazione, la nutrizione, l’agronomia;
4) materiali sostenibili, nanotecnologie verdi, confezionamento del cibo, ciclo dell’acqua e gestione dei rifiuti;
5) soluzioni innovative per preservare e valorizzare il patrimonio culturale e artistico dell’Italia.
Immagine CC BY-SA 3.0 tramite Wikipedia
dai commenti: @Dario Bressanini segnala due articoli di Beatrice Mautino sulle eredità delle esposizioni universali passate e sull’annuncio di Matteo Renzi del piano del Governo per il futuro dell’EXPO.
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