Su suggerimento e a cura di @Wonder Virgola, con il contributo di @loveforty e @cocomeraio
Quanto danno stanno facendo le dichiarazioni provocatorie ed estreme di Donald Trump al dibattito politico?
L’Huffington Post America affronta il “problema Trump”, e decide di cambiare il modo di raccontarlo:
A luglio, abbiamo annunciato la nostra decisione di seguire la campagna presidenziale di Trump nella nostra sezione “Entertainment” anziché in quella politica. Ryan Grim e Danny Shea scrissero “Il motivo è semplice. La campagna di Trump è un numero da circo”.
Secondo Arianna Huffington, è ora di smetterla di riportare le dichiarazioni di Trump “per il LOL”. Le sue esternazioni ormai non fanno più sorridere.
Come abbiamo osservato nella corsa elettorale Repubblicana, le esternazioni di Trump non passano inosservate, hanno delle conseguenze. Colpiscono al cuore delle discussioni politiche in corso, spostando il confine tra ciò che viene considerato opinione comune e ciò che invece è considerato estremo ed inaccettabile.
Qui il link all’articolo originale, in inglese su Huffington Post e la traduzione per Huffington Italia a cura di Milena Sanfilippo
Per approfondire l’argomento segnaliamo anche:
– Gary Younge, in un articolo del Guardian tradotto su Internazionale, sostiene che razzismo di Donald Trump abbia successo perché non ha niente di comico.
– Vox fa una panoramica della crescente islamofobia americana, di cui Trump non è che la punta dell’iceberg.
– Al Daily Beast passano in rassegna le reazione contrariate dei repubblicani alle sparate di Trump.
– Sempre su Daily Beast, la risposta all’idea di chiudere internet è che non solo è un’idea sciocca, ma è anche irrealizzabile.
– John Cassidy sul New Yorker analizza il comportamento dei media, spesso accondiscendente, nei confronti del personaggio Trump.
Immagine di Gage Skidmore via Flickr, CC BY 2.0
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