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☆ Indifesi & Dipendenti: le vittime più vulnerabili dell’abuso di oppioidi in America [EN]

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Su suggerimento e a cura di @Cravino

Abbiamo parlato varie volte dell’abuso di antidolorifici negli Stati Uniti, ma non era ancora capitata l’occasione di leggere un reportage sulla categoria di persone più fragile colpita da questo problema: i neonati figli di madri dipendenti.
Lo fa Reuters in questo lunghissimo report, raccontando il problema della NAS (Sindrome di Astinenza Neonatale) e le storie delle sue vittime innocenti.

Si stima che ogni anno negli Stati Uniti nascano 5.8 neonati su 1000 che soffrono di NAS. La sindrome è presente anche in Europa, ma non si hanno dati di incidenza (si ritiene che ci siano meno casi grazie ai controlli più stretti sulle prescrizioni di oppioidi).
È un problema che coinvolge numerosi aspetti. In primis la salute dei neonati, nei quali i sintomi si manifestano con pianti acuti e di grande intensità, tremori, disturbi del sonno, alterazioni del tono muscolare e dei movimenti, difficoltà nel nutrirsi, disturbi gastrointestinali, disfunzioni autonomiche, crescita rallentata, problemi respiratori e convulsioni. A lungo termine, alla NAS sono associati iperattività, disordini del sonno, ADHD, problemi di comportamento e rischio di dipendenze future.
Un altro aspetto associato alla NAS è quello terapeutico, che può essere farmacologico (morfina, metadone, barbiturici, antiepilettici) o non-farmacologico (minimizzazione degli stimoli esterni, canguro-terapia, pasti frequenti, ecc).
Al trattamento è associato a sua volta un impatto di tempi e costi ospedalieri significativo: la media di ospedalizzazione per un neonato con NAS è di 16.4 giorni (contro i 3.3 per un neonato ospedalizzato per qualsiasi altro motivo), per un costo di $53400 (contro $9500).
Infine, questo problema ha un fortissimo impatto sociale, come è facilmente immaginabile; una review scientifica della NAS si può trovare qui.

 

Immagine da pixabay


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