«Andiamo avanti! Eh abbiamo il benestare da tutte le parti e nessuno domani ci può dire a noi “che avete fatto?”… Andiamo avanti e non è detto che non ce la prendiamo noi, la curva, direttamente».
Cosi parlavano il 14 aprile 2013 Giuseppe Sgrò, Saverio Dominello e Marcello Antonino del clan di Rosarno, intercettati in un’inchiesta collaterale alle infiltrazioni mafiose nel Torinese, circa il tentativo di infiltrazione nella curva della Juventus, e venute alla ribalta dopo il suicidio di “Ciccio” Bucci, in un intreccio che lega diversi gruppi ultras e interessi nel business dei biglietti.
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