Su suggerimento e a cura di @Roberto il Guiscardo, con un’aggiunta di @Sguenz.
A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico una rassegna dei migliori sistemi scolastici del mondo, questo nella ormai ovvia idea che, in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, le scuole sono tra le più importanti istituzioni delle moderne nazioni.
Iniziamo a vedere una breve serie di classifiche che ci illustrano chiaramente i risultati dei vari sistemi scolastici. Questo indice, utilizza un insieme di dati globali come PISA, TIMSS e PIRLS insieme ai dati dei singoli paesi, come il tasso di alfabetizzazione e di laurea, è una interpretazione di come i sistemi scolastici stanno lavorando. L’indice fornisce classifiche separate per le capacità cognitive e il livello di istruzione. Ecco un breve articolo su quello che nel 2014 è stato considerato il miglior sistema scolastico al mondo, la Corea del Sud. Sul successo accademico di questo paese, che riesce a primeggiare in una regione del mondo dove, per tradizione plurisecolare, l’istruzione ha un ruolo molto importante, c’è da dire che i Coreani hanno il vantaggio di non utilizzare un sistema ideografico ma misto alfabetico-sillabico. Il secondo paese nelle classifiche internazionali è il Giappone, che ha un sistema per molti versi simile a quello Coreano, eccoci un lungo articolo che ne parla mettendolo al interno della cultura e delle tradizioni di quel paese. Tornando in Europa troviamo la Finlandia, il paese occidentale con il miglior sistema scolastico, un sistema frutto di una riforma molto pensata e molto graduale che ha portato ottimi risultati. Passiamo poi alla Polonia uno dei paesi che ha migliorato maggiormente i suoi risultati negli ultimi anni.
In Italia? Avevamo già parlato di alcuni dati citando i risultati dei test Invalsi, qui su hookii. Continua comunque la ciclica accusa-difesa* al liceo classico che, in quest’articolo di Nicola Gardini de Il Sole 24 Ore, viene definito “l’esperimento di pedagogia più geniale e più fruttuoso che governo occidentale abbia mai messo in piedi. All’estero “la carriera umanistica per moltissimi ormai è solo un’illusione distruttiva” mentre l’Italia si contraddistingue per un sistema dove “scienza, indipendentemente dall’oggetto esaminato, è tutto ciò che richiede osservazione, comparazione, sistematizzazione, speculazione là dove i dati mancano, proiezione in avanti”.
*che sia ciclica è provato: qui un articolo di un anno fa, sempre su hookii.
Immagine in Public Domain, Wikimedia Commons
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