Su suggerimento di @Roberto.
E’ possibile predire la carriera scientifica di un ricercatore? E’ vero che i risultati più rilevanti si ottengono all’inizio della propria carriera scientifica?
Un gruppo di ricercatori della North-Eastern University di Boston ha provato a rispondere a queste domande analizzando la carriera scientifica di oltre 20000 scienziati in diverse discipline. Considerando la serie temporale delle pubblicazioni di ogni singolo scienziato, i ricercatori hanno visto che gli articoli maggiormente citati si trovano con uguale probabilità all’inizio, durante o alla fine della carriera scientifica.
Il semplice modello matematico proposto dagli autori per analizzare e prevedere la carriera scientifica di uno scienziato prevede l’introduzione di un parametro numerico (chiamato fattore Q), legato alla capacità di capitalizzare la propria ricerca. In maniera sorprendente, gli autori sostengono che il fattore Q di ogni singolo scienziato non cambia durante la carriera scientifica, e propongono quindi l’utilizzo di questo parametro per individuare e supportare gli scienziati più promettenti fin dall’inizio della propria carriera.
L’articolo originale, pubblicato su Science, è qui (molto tecnico). Una descrizione più comprensibile ai non addetti ai lavori è riportata da Nature.
La notizia è stata anche riportata da alcune testate nazionali: Corriere, Wired, Internazionale.
Immagine in Pubblico dominio da pixabay
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