A cura di @Perodatrent (modificato).
Abbiamo già parlato su hookii della storia del chirurgo Paolo Macchiarini, acclamato per i suoi i progressi nel campo della chirurgia rigenerativa tracheale fino a pochi anni fa, quando a crescenti sospetti si sono aggiunti procedimenti interni e indagini tutt’ora in corso che ne hanno macchiato la reputazione. Il Guardian ritorna sulla questione, tracciando un profilo di Paolo Macchiarini e riassumendone ascesa e declino. Un resoconto in italiano meno recente si può trovare su Wired.
I guai di Macchiarini iniziarono nel 2016, quando Vanity Fair pubblicò un articolo in cui descriveva come avesse ingannato una produttrice televisiva con la promessa di un matrimonio favoloso, che doveva essere celebrato dal Papa in persona a Castelgandolfo. Alla fine, la promessa sposa scoprì non solo che le promesse non sarebbero state mantenute, ma pure che il famoso chirurgo era già sposato da trent’anni.
Il sospetto, avanzato nell’articolo di Vanity Fair, che il chirurgo fosse un bugiardo patologico si aggiunse — o forse persino stimolò — indagini anche sulle sue attività professionali. Emersero così anche i problemi delle sue ricerche e, inoltre, le coperture che le speranze suscitate dalla medicina rigenerativa gli avevano garantito presso gli amministratori del Karolinska Institute di Stoccolma nonostante le critiche dei colleghi, alcuni dei quali erano stati addirittura sanzionati per questo.
Il Guardian riporta nell’articolo la diagnosi a distanza fatta a suo tempo dallo psichiatra Ronald Schouten:
“Macchiarini è una forma estrema di truffatore. È chiaramente un uomo brillante e di successo, ma non riesce a controllarsi. C’è un vuoto nella sua personalità che sembra voler riempire ingannando sempre un più persone”.
Immagine da Flickr.
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