A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Su Internazionale, un frammento del libro “Autobiografia di una rivoluzionaria”, scritto dalla nota attivista statunitense Angela Davis, icona del movimento di liberazione dei neri degli anni settanta:
Non ebbi mai il minimo dubbio che mio padre e mia madre, nel loro modo discreto, sarebbero stati dalla mia parte. Sapevo che non si sarebbero piegati alle massicce pressioni perché condannassero la loro “figlia comunista”. E al tempo stesso capivo che più mi difendevano, più la loro stessa sicurezza era in pericolo, e me ne angustiavo. Mi preoccupava di saperli esposti al più virulento razzismo e anticomunismo sudista, e sentivo mescolarsi all’apprensione le vecchie paure della mia infanzia a Birmingham. Ricordavo il terrore che mi mettevano in corpo le esplosioni delle bombe che sventravano le case sull’altro lato della strada.
Immagine da Flickr.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.