A cura di @Anonymous (modificato).
Pietro Greco parla, in un articolo del 2012 per Scienzainrete, dell’incapacità dell’univesità italiana di supportare talenti fuori dal comune, dando priorità a indici quantitativi piuttosto che qualitativi, portando gli esempi di Ettore Majorana e Alessio Figalli.
La scienza è un’impresa umana in cui il genio non è tutto, ma è molto. E il problema è serio. Per risolverlo, ammesso che ci sia una soluzione, probabilmente occorrerà lasciare qualche piccola via di fuga alla cernita oggettiva con una rete algoritmica. Occorrerà trovare qualche luogo e momento in cui la qualità venga giudicata con criteri soggettivi. A patto che chi esprime il giudizio sia a sua volta autorevole e se ne assuma in pieno la responsabilità.
Immagine da Maxpixels.
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