Su suggerimento di @Giovanni.
Franco Bruni discute sul sito dell’ISPI il futuro delle principali monete mondiali.
E’ molto probabile che il dollaro rimanga ancora per molti anni la moneta di gran lunga più importante del mondo. I primi due decenni di questo secolo hanno mostrato che il suo ruolo non risente del calo del peso reale dell’economia statunitense. Il Pil degli Usa era più di 1/5 di quello mondiale all’inizio del millennio, oggi si è ridotto attorno al 15%; le esportazioni Usa erano il 14% del commercio mondiale, oggi sono circa il 10%. Flessioni analoghe ha avuto il peso reale dell’area dell’euro nell’economia mondiale. Ma il Fondo Monetario Internazionale (FMI) continua a stimare in poco meno del 90% le transazioni valutarie mondiali nelle quali entra il dollaro, come nel 2001. Oggi si tratta di circa 4.500 miliardi al giorno su un totale di scambi valutari attorno ai 5.000. C’è invece un calo della percentuale di transazioni in cui entra l’euro (dal 38% del 2001 al 31%) così come si restringe un poco lo spazio dello yen e della sterlina.
Immagine da Wikimedia.
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