A cura di @Yoghi (modificato).
Khaled M. Abou El Fadl spiega sul New York Times (link alternativo) come l’Arabia Saudita sta utilizzando il prestigio del principale luogo sacro dell’Islam come strumento di propaganda. Come spiega Abou El Fadl, nei sermoni del venerdì della grande moschea della mecca, trasmessi in tutto il mondo islamico, il Principe ereditario Mohamed Bin Salman è presentato come un dono divino verso i fedeli e paragonato al Umar Ibn al-Khattab il secondo califfo dell’Islam dopo Mohamed. Le accuse nei suoi confronti a seguito dell’omicidio di Jamal Kashoggi, il giornalista assassinato nel consolato saudita di Istanbul, sono presentate come una cospirazione internazionale. Nel frattempo, imam e giureconsulti islamici che hanno osato criticare il principe sono in stato d’arresto e alcuni di loro sarebbero stati torturati.
Immagine da Wikimedia.
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