Greta Thunberg sentì parlare per la prima volta di cambiamento climatico nel 2011, all’età di otto anni. Lo racconta in un TED Talk che, nel momento in cui scrivo, conta 428.197 visualizzazioni, ma il numero sale di minuto in minuto. A casa e a scuola le chiedevano di “spegnere la luce, per risparmiare energia, e di riciclare la carta, per risparmiare risorse”. Le storie tragiche e assurde sulla fine del mondo che da bambina leggeva nei libri di ecologia le entrarono nel corpo come un virus. A undici anni smise di parlare e di mangiare, e in due mesi perse dieci chili. I suoi genitori – la cantante d’opéra Malena Ernman e l’attore Svante Thunberg, entrambi svedesi – la fecero vedere a degli specialisti. A Greta furono diagnosticati la sindrome di Asperger, il disturbo ossessivo-compulsivo e il mutismo selettivo, in quello che possiamo considerare uno dei primi casi conclamati di “depressione da Antropocene”.
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