In un articolo pubblicato su Rivista Studio, Germano D’Acquisto racconta la vita e l’arte dei celebri pittori del Novecento Francis Bacon e Lucian Freud, alla cui opera è dedicata una mostra-tributo che sarà possibile visitare fino al febbraio prossimo, a Roma, presso il Chiostro del Bramante.
Francis è nato a Dublino nel 1909 ma ha vissuto quasi sempre a Londra. Lucian è un berlinese del ’22 che si trasferisce nella capitale britannica dopo l’ascesa di Hitler. Francis è probabilmente discendente del filosofo Francis Bacon. Lucian è sicuramente nipote di Sigmund Freud. Francis è omosessuale, timido, solitario, tormentato e pessimista. «Ho sempre sognato di dipingere il sorriso – spiega – ma non ci sono mai riuscito». Lucian invece ama le donne, è rissoso, spietato. Entrambi mettono al centro della loro poetica la figura umana. Francis rendendola dinamica, scarnificandola fino a mostrarne le interiora. Lucian dipingendo nudi, sensuali e tragici perché, dice, «Voglio che la pittura sia carne». Bacon e Freud sono due stelle dell’arte, due artisti sublimi, rivoluzionari e controversi a cui il Chiostro del Bramante di Roma dedica una mostra-tributo (fino al 23 febbraio), dove i loro lavori, tutti provenienti dalla Tate, si mescolano a quelli di altri pittori della Scuola di Londra come Michael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego. Bacon è inoltre protagonista fino al 20 gennaio dell’esposizione Bacon en toutes lettres al Pompidou di Parigi dove sono raccolti i lavori realizzati dal 1971 al 1992.
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