Su suggerimento di “nope”
Tra fine ‘800 e inizio del ‘900, la rivoluzionaria stilista Emilie Flöge inventava stili alternativi a quelli convenzionali, liberando l’abito femminile, e le donne, dalle costrizioni dei corsetti e dalla convenzione dei pizzi, introducendo vestibilità piacevole e fluidità di linee del tutto nuove per l’epoca.
Con le sue sorelle, nel loro negozio viennese di gran successo (anche economico), disegnava e produceva abiti e accessori all’avanguardia, attuando una vera rivoluzione concettuale in anticipo anche sul primo negozio Chanel a Parigi. La clientela era cosmopolita, e nella Vienna dell’epoca tra le due guerre, molte sue facoltose clienti erano ebree. Con l’invasione dell’Austria da parte dei nazisti nel ’38, la maggior parte della sua clientela fugge o venne deportata, e il negozio delle Schwestern Flöge chiuse.
I suoi vestiti mischiavano moda e arte, le sue silhouette, che si ritrovano ancora intatte nelle linee di alcuni stilisti, sfidavano i canoni dell’epoca. A stento ricordata solo come musa di Klimt, è stata invece una delle stiliste più influenti di inizio ‘900.
Fu per decenni amica (non certo quanto “amica”) e modella di Klimt, che la ritrasse varie volte. Il notissimo dipinto “Il bacio” pare ritragga proprio il pittore ed Emilie.
Da Cultura Colectiva: Il rivoluzionario stile che indossereste anche adesso, creato dalla musa di Klimt [EN]
Breve e interessante video da Harper’s Bazaar: Prima di Coco Chanel c’era Emilie Flöge: una designer che l’industria della moda ha dimenticato [EN]
Dal blog CR Fashion Book: Emilie Flöge and the art of fashion
Breve articolo sulla relazione tra Klimt e Flöge: da libreriamo.it
Immagine da Wikimedia Commons
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