Luca Ricolfi per il Messaggero critica le Sardine contestando l’impostazione ideologica del movimento e accusandolo di “bullismo etico”.
Se dipingi l’avversario politico come un nemico, se arrivi a considerarlo una bestia o un non-uomo, diventi parte attiva di quel clima d’odio che dici di voler combattere; contribuisci tu stesso a imbarbarire il confronto politico; e, in qualche misura, finisci per proiettare sull’altro la profonda ostilità che senti in te. Soprattutto, non riesci a farti la domanda delle domande: perché le piazze delle Sardine attirano i ceti medio-alti, e quelle della destra i ceti medio-bassi? Come è possibile che la gente beneducata, colta, civile, preoccupata delle sorti dei deboli, scenda in piazza per squalificare i leader di quei medesimi deboli?
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