Su suggerimento di @NS3.
Un articolo tratto da citylab, che in questi giorni sta tenendo il summit annuale a Londra (con possibilità di seguire in streaming alcuni talk), tratta il tema della possibilità di trarre un doppio profitto tra i soggetti promotori dell’intervento (soggetti finanziatori e imprenditore) e una consistente fascia della popolazione alla ricerca di tassi d’affitto calmierati.
Per smontare l’affermazione circa l’impossibilità di offrire abitazioni a prezzi bassi e al contempo essere un’operazione redditizia, viene proposto un tool Inclusionary Calculator, per simulare i bilanci per gli sviluppi dei tassi di mercato per diversi scenari nel mercato U.S.A (qui se lo volete provare)
So, not only does inclusionary zoning not raise the costs of market-rate construction beyond reason, it also does not raise the price of market-rate units for homeowners. It eats away at developer profits. That makes affordable housing a moral question, not a feasibility issue: Do leaders dare to challenge developers on their profit margins?
Immagine tratta da Pixabay.
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