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Albania-Iran e la cyberwarfare di cui non si parla

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La notizia è la seguente: l’Albania ha ordinato allo staff diplomatico iraniano di lasciare il Paese, annunciando la rottura delle relazioni diplomatiche con Teheran. Il motivo è che la Repubblica islamica sarebbe dietro a un massiccio cyberattacco che ha colpito Tirana a metà luglio, bloccando in parte attività e servizi governativi. Come notano in molti, “è la prima volta che un Paese rompe ogni rapporto con un altro Stato a causa di un cyber attacco”. Gli Stati Uniti confermano l’attribuzione e affermano di voler prendere “misure supplementari” contro l’Iran. “Gli Stati Uniti condannano severamente l’attacco informatico dell’Iran contro il nostro alleato della Nato, l’Albania”, ha scritto la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrien Watson in un comunicato.

Se arrivati fino a qua vi state grattando la testa, chiedendovi: “Cosa diavolo ci siamo persi?”, siete in buona compagnia. E forse nel posto giusto per cercare di capire qualcosa di più di una vicenda apparentemente lineare e che lineare non è. Perché l’Albania, perché l’Iran, perché questa reazione – come notano tutti – così forte e senza precedenti?

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