Alternative für Deutschland (che i sondaggi danno ormai al 22%, con picchi di ben oltre il 30% in alcuni Länder) non è l’ennesimo partito di destra radicale come ce ne sono tanti in Europa, ma è molto più pericoloso. Un articolo di Foreign Policy (qui un link alternativo) sostiene questa tesi, ricordando sia la nota riunione in cui alcuni esponenti del partito proposero la deportazione di parte della popolazione (sul tema, l’articolo reinvia anche a un dettagliato reportage), sia la vicinanza della sua retorica al vecchio e più chiaramente neonazista NPD. L’autore sostiene che in altri paesi europei, come quelli scandinavi, i partiti di estrema destra abbiano imboccato un percorso di normalizzazione, ma che questo non sia successo in Germania.
“The current AfD wouldn’t find a place in the ranks of the Sweden Democrats and most of the other more moderate far-right parties among the European Conservatives and Reformists faction in the European Parliament,” said Ann-Cathrine Jungar, a political scientist at Sodertorn University in Sweden. She explained that like the AfD, the Sweden Democrats, the Finns Party (formerly the True Finns), and the Danish People’s Party are opposed to immigration and favor law-and-order states. But the Nordic rightists’ experiences in office pushed them to adapt to mainstream norms and policy options. (…) The radicalized AfD, Jungar said, in contrast to these parties, actively courts militants, trades in antisemitic tropes, and toys with the proposition of Germany exiting NATO and the European Union. Moreover, AfD politicians have stood against adoption rights for same-sex couples, the inclusion of disabled kids in schools, and the legality of abortion. “These positions simply wouldn’t stand a chance in Sweden,” Jungar added.
È difficile dire però quanto l’eccezione tedesca sia davvero un’eccezione. L’FPÖ austriaca è andata al governo, e in questi ultimi anni si è ulteriormente radicalizzata. Mentre alcuni studiosi ritengono che essa resti comunque un partito lontano da una retorica di purezza razziale, altri la giudicano ormai assimilabile all’AfD.
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