Su suggerimento di @Spi.
Ieri, giovedì 13 novembre, è morto Alexander Grothendieck, all’età d 86 anni. Forse al tempo stesso la mente più brillante e il personaggio più controverso tra i matematici del ventesimo secolo.
Nato in Germania da un anarchico russo in esilio e da una socialista rivoluzionaria, crebbe in Francia dove, lavorando tra Montpellier e Parigi, rivoluzionò il concetto di geometria algebrica, creando un intero nuovo filone di ricerca. Per questi lavori, gli verrà riconosciuta la medaglia Fields nel 1966.
La sua carriera resterà sempre tesa tra le rivoluzioni matematiche e quelle sociali: all’inizio degli anni ’70, insieme ad altri matematici fonda la “versione radicale dell’ecologia politica” e arriva a rifiutare ogni forma di finanziamento pubblico che sia in qualche modo riconducibile ai fondi militari. In seguito, si ritirerà a vita privata in un villaggio dei Pirenei, cercando di farsi dimenticare e, insieme, di far dimenticare il proprio operato.
Per ricordarlo, Philippe Douroux ne racconta la vita straordinaria per Libération. Un’estesa biografia è stata scritta per l’American Mathematical Society da Allyn Jackson, ed è disponibile qui: http://www.ams.org/notices/200409/fea-grothendieck-part1.pdf.
Per chi volesse approfondire, molti matematici si sono dedicati a ricostruire la sua vita e la sua opera, fondando il “Grothendieck Circle” (le trascrizioni dei lavori originali sono state rimosse alcuni anni fa, a seguito della richiesta dell’autore, ma resta una dettagliata parte biografica): http://webusers.imj-prg.fr/~leila.schneps/grothendieckcircle/biographic.php.
Immagine da Wikimedia Commons
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.