Nell’ultima puntata del suo podcast, Simone Pieranni parla di altri podcast, quelli cinesi. La scena dei podcast nel paese asiatico è in piena espansione, con un tasso di crescita annuale del suo valore economico del 28%, e si stima che entro pochi anni diventerà il mercato più importante del mondo.
In Cina i podcast hanno cominciato a espandersi nel 2020, e si tratta principalmente di contenuti a pagamento, non gratuiti finanziati dalla pubblicità come quelli a cui siamo abituati in Occidente: gli ascoltatori si abbonano ai podcast a cui sono interessati, ascoltandoli da piattaforme apposite specializzate. Queste piattaforme sono considerate del governo responsabili dei contenuti che diffondono, che quindi subiscono una forma di autocensura preventiva. Gli argomenti trattati sono molteplici: si va dalla cultura alla vita quotidiana all’apprendimento, dalla politica internazionale alle storie di crimine: in particolare, c’è una diffusione significativa di podcast femministi che parlano della condizione della donna, anche grazie al fatto che sono donne due terzi degli ascoltatori complessivi. Dato che per ora il pubblico dei podcast è concentrato nelle grandi città, si prevede che in futuro, quando il formato si diffonderà nei centri più piccoli, il mercato continuerà a espandersi.
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