Nel silenzio quasi generale, centinaia di gigabyte di dati sanitari trafugati dall’ASL1 di Avezzano, Sulmona e L’Aquila sono ora online, scaricabili da chiunque, e migliaia di pazienti si ritrovano ora in una situazione estremamente delicata, a rischio di violazione della privacy e di potenziali estorsioni.
Lo racconta Matteo Flora in questo video sul suo canale Youtube Ciao Internet, dove propone video legati al tema della Rete, in particolare sicurezza informatica, privacy e reputazione online
L’episodio è raccontato anche in questo articolo pubblicato su Giornalettismo
All’inizio erano stati messi online “solo” 31,3 GB di dati. Il 15 maggio sono stati pubblicati anche il resto dei dati a disposizione del gruppo ransomware, che ha anche rivendicato l’azione. 363 GB di dati online, secondo quanto verificato da Cybersecurity360. Una vera esagerazione: non soltanto procedure interne alle varie strutture sanitarie della ASL, elenchi medici e “strumenti del mestiere” di chi opera all’interno di questo distretto sanitario. Il danno di maggiore impatto, infatti, è stato quello derivato dalla pubblicazione delle cartelle cliniche dei pazienti, dei loro referti medici, dei loro dati personali ed estremamente sensibili.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.