Quotidiano Sanità riporta la notizia che un gruppo di esperti italiani ha pubblicato un manifesto in cui chiede un ripensamento riguardo ai criteri con cui sono formulate le diagnosi di autismo e al conseguente trattamento.
Secondo loro le diagnosi di autismo sono aumentate a dismisura in alcuni paesi, non perché siano aumentati i casi di malattia, ma perché sono cambiati i modi di diagnosticarla.
Il Manifesto avverte del dilagare di una fobia dell’autismo che spesso porta a sovvertire l’ambiente familiare e talora può giungere a comportamenti estremi da parte di alcuni genitori. Nel testo vengono riportati molti dati, ma uno balza maggiormente all’occhio: le diagnosi di autismo sono aumentate negli ultimi anni di circa duecento volte: dal valore di 5 su 10.000 degli anni ‘90 al valore attuale che negli Usa è di 260/10000 e in Italia di 129/10000
“Dati falsati dai cambiamenti delle modalità diagnostiche che oggi si fondano prevalentemente su test comportamentali che non sono in grado di fare una diagnosi differenziale capace di evidenziare la prevalenza di problematiche comunicative, educative e relazionali…
Secondo il gruppo le diagnosi non sono aumentate nei paesi che adottano criteri diversi per diagnosticare la malattia e i sintomi riportati possono essere spiegati con diagnosi differenti.
Qui il Manifesto.
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