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Bhookii Novembre 2021

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Le fiabe hanno sempre affascinato grandi e piccini.
Un tempo spesso relegate a “letteratura per l’infanzia” (anche grazie all’edulcorazione degli aspetti più terribili da parte della Disney), oggi sono sempre più rivalutate come “letteratura adulta” (anche grazie al fenomeno del retelling).

La fiabe tendono a distinguersi dal fantasy – anche se a volte il confine è davvero molto sfumato – in quanto attingono alla tradizione popolare, e si caratterizzano come racconti medio-brevi incentrati su avvenimenti e personaggi fantastici coinvolti in storie con a volte un sottinteso intento formativo o di crescita morale.
Per essere pignoli, la fiaba ha spesso molti elementi in comune anche con il mito, che si caratterizza per un maggiore intento di “spiegazione di come va il mondo”. Ma anche in questo caso il distinguo tende ad essere sfumato: Circe di Madeline Miller è il retelling di una fiaba, di un mito, o semplicemente un romanzo fantasy che si richiama ai miti greci e alle fiabe tradizionali?

Le fiabe più celebri sono probabilmente le tedesche dei Fratelli Grimm e le francesi di Perrault, ma anche i colori italiani si difendono bene nella celebre raccolta di Calvino. In realtà ogni paese ha le sue fiabe, non sempre facilissime da recuperare o da comprendere; African Storybook, ad esempio, è un progetto in Creative Commons per tradurre in (quasi) tutte le lingue del mondo le fiabe tradizionali africane.

Quali sono le fiabe della vostra infanzia – o anche solo quelle di un Paese particolare – che vi hanno colpito di più?


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